2019 OMELIA DELLA XX DOMENICA PER ANNUM C

 
 

Omelia di Don Chicco alla S. Messa delle 19,00 della XX Domenica del Tempo ordinario C!

1 e 2 parte.

W CRISTO RE! Buon Ascolto. Dc

*qui potete leggere la storia dei Beati 51 martiri Clarettiani di Barbastro:
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri_Clarettiani_di_Barbastro
*questa è la lettera del Beato Faustino Perez
scritta a nome di tutti:
«Amata Congregazione: l’altro ieri, giorno 11, sono morti con la generosità con cui muoiono i martiri 6 dei nostri fratelli; oggi, giorno 13, hanno guadagnato la palma della vittoria 20 di loro, e domani, giorno 14, speriamo di morire noi, i 21 rimasti. Gloria a Dio! Gloria a Dio!
Come nobilmente ed eroicamente si comportano i tuoi figli, Congregazione amata! Passiamo il giorno incoraggiandoci al martirio, e pregando per i nostri nemici e per l’Istituto. Quando giunge il momento in cui designano le vittime, v’è in tutti noi santa serenità e il desiderio che sia scandito il nostro nome, per fare un passo avanti e collocarci nella fila degli eletti. Aspettiamo il momento con generosa impazienza e quando giunge, abbiamo visto alcuni di noi baciare le corde con cui li legavano, altri esprimersi con parole di perdono nei riguardi della torma armata. Quando procedono sulla strada verso il cimitero, li abbiamo sentiti gridare: “Viva Cristo Re!”. Il popolo risponde rabbiosamente: “A morte! A morte!”; ma non intimidisce nessuno. Sono i tuoi figli, amata Congregazione, che, tra pistole e fucili, osano gridare serenamente: “Viva Cristo Re!”.
Domani toccherà a noi. E ci siamo dati la consegna di acclamare sia pure fra gli spari al Cuore di Maria, a Cristo Re, alla Chiesa Cattolica, e a Te, Madre comune di tutti noi. I miei compagni mi hanno chiesto che sia io ad iniziare gli Evviva. Essi risponderanno. Griderò con tutta la forza dei miei polmoni e nel nostro grido entusiasta indovina tu, Congregazione amata, l’amore che ti portiamo, giacché ti portiamo nel nostro ricordo fino a queste regioni di dolore e di morte.
Moriamo tutti felici, senza che nessuno avverta dubbi o cedimenti. Moriamo tutti pregando il Signore perché il sangue che cade dalle nostre ferite non sia sangue di vendetta, ma sangue che penetrando rosso e vivo nelle tue vene, stimoli il tuo sviluppo e la tua espansione nel mondo intero.
Amata Congregazione, addio. I tuoi figli, i Martiri di Barbastro, ti salutano dalla prigione e ti offrono le dolorose pene in olocausto espiatorio per le nostre mancanze e a testimonianza del nostro amore fedele, generoso e perpetuo.
I Martiri di domani, 14, muoiono ai Vespri dell’Assunzione! Essi lo sanno! E che ricordo! Moriamo perché portiamo la tonaca, e moriamo esattamente il giorno stesso in cui ce ne fecero dono.
I Martiri di Barbastro e, a nome di tutti, l’ultimo e il più indegno,
Faustino Pérez, C.M.F.
 
Viva Cristo Re! Viva il Cuore di Maria! Viva la Congregazione! Addio, amato Istituto. Andiamo in cielo a pregare per te. Addio! Addio!»